Qualche anno fa c’era solo un modo per curare i contenuti del blog, cioè sperare che questi si posizionassero in Google e diventassero elementi trainanti del nostro blog. Per fare questo, era necessario avere una buona conoscenza della SEO e realizzare contenuti che non diventassero superati col passare del tempo, nel qual caso bisognava aggiornarli man mano. Oggi ci sono due strade con cui realizzare una strategia di blogging. La prima, della “vecchia scuola”, ritiene che il contenuto debba essere realizzato con ottica di posizionamento nei risultati del motore di ricerca. La seconda snobba quasi totalmente questa eventualità e cerca il successo immediato nei social network, cavalcando temi di tendenza e notizie di attualità.
L’adozione di queste tecniche porterà a ottenere pubblico e risultati diversi. Nel caso del blogging di posizionamento, le visite saranno costanti e il pubblico più fedele per via della alta qualità dei contenuti. Nel secondo caso, basandosi sulla notizia e la capacità distributiva sui canali sociali, avrà picchi di visite in determinate giornate che si ridurranno, anche drasticamente, nei giorni in cui il blogger non scrive nulla.
Queste due modi di bloggare sono entrambi ottimi. Il segreto di quelli “vecchia scuola” è intercettare una domanda e risolvere problemi comuni, e, per fare questo, cercheranno di individuare quali argomenti sono più richiesti e quali parole chiave il loro potenziale pubblico cerca su Google. L’aspetto negativo di questi blogger è che sono legati al loro blog e fuori da esso non hanno la stessa capacità di generare visite. Al contrario, i blogger che adottano il newsjacking hanno ben compreso l’importanza di curare l’aspetto distributivo e portano questa versatilità anche su altri blog in cui sono chiamati a scrivere. Normalmente questi blogger hanno una formazione giornalistica.
Sono entrambi ottimi metodi. Esistono rare versioni ibride capaci di far coesistere i due atteggiamenti.
In ottica di influencer marketing per un vostro prodotto o servizio dovrete valutare bene a quale blogger affidare una promozione. Un blogger da 10.000 visite al giorno su articoli “storici” vale meno di un blogger da 2.000 visite al giorno sull’ultima news. In questo caso vi consiglio di analizzare bene gli analytics del sito e individuare il punto di forza di ogni rispettivo blogger sulla base della scadenza della vostra promozione.
Fare blogging significa anche adattarsi al momento storico. Ora, con la complessità di posizionare contenuti nelle SERP di Google e l’enorme successo delle piattaforme sociali, va ricercata una strada diversa e più funzionale.