Proprio come accade con i siti web e le interfacce dei migliori software, anche il nostro profilo sociale deve aderire ad una sorta di “accessibilità”. Vedo molti amici e colleghi di valore con molto seguito ignorare completamente questa caratteristica a cui tutti dovremo dare la dovuta considerazione. Apparire inaccessibili, al contatto di estranei che ci chiedono informazioni, ci criticano oppure semplicemente ci salutano, li farà allontanare con la convinzione che abbiamo un atteggiamento di distacco e che ci siamo posti su un piedistallo.
Sono molti i motivi che ci portano a disinteressarci delle persone collegate a noi e ai loro tentativi di contatto; la prima scusa è il poco tempo, poi di seguito vengono la disattenzione e la percezione di perdere tempo o energie in qualcosa che si reputa poco utile. In alcuni casi, se i follower sono molti, diventa complesso rispondere a tutti, anzi, impossibile. Questi sono motivi validi, ma il rischio che si corre è di rendersi inefficaci nel creare attenzione rispetto alle nostre attività e di dare una cattiva percezione di noi. Consiglio di trovare il tempo durante la giornata per rispondere a più persone possibili e nel caso di profili con un elevata conversazione, riassumere in una risposta gruppi di utenti che hanno fatto una domanda simile. Tra i migliori nella gestione delle conversazioni c’è Gianni Morandi che su 2.000 commenti ad un singolo post risponde almeno a 20 utenti, dando l’impressione di leggere tutti e di tenere in considerazione il suo pubblico. Nel suo caso i risultati si vedono eccome, ha un tasso di coinvolgimento sui post senza eguali: un caso studio. L’algoritmo di alcune piattaforme sociali premia il tenere accesa la conversazione e l’estenderla anche a persone nuove: ricordo che il commento è quella che ha maggior perso, essendo anche la variabile più complessa da ottenere.
Ci sono alcune accortezze da tenere presente nel dare troppo spazio a chi conversa con noi, in qualche caso si può incontrare persone che non hanno il senso della misura, alcuni potrebbero diventare veri e propri “stalker”; essere onesti e gentili facendo rientrare nei ranghi le conversazioni che degenerano si impara man mano e ognuno ha le sue tecniche più o meno sbrigative.
L’accessibilità è uno dei segreti dei migliori blogger e opinion leader della rete, osservateli e comprenderete quanto amano e tengano in considerazione il loro pubblico.
Le persone che ci seguono, che ci stimano o che ci criticano meritano la nostra attenzione e una piccola parte del nostro tempo. Se così non fosse, perché avete aperto un profilo pubblico?!