Comunicare è importante. Avere un pubblico a cui trasmettere idee, emozioni e nuove prospettive fa aprire la mente e rompe l’oscurantismo.
La scelta di colpire un giornale satirico non è casuale, perché non c’è forza più dirompente che l’emozione di una risata ad indebolire chi si nasconde dietro l’ideologia e il terrore.
Anche colpire un simbolo è comunicare. Si comunica insicurezza, intercettando un pubblico che vedrà nella chiusura verso l’estraneo e quello che non si è in grado di comprendere l’unica via possibile.
Chiudere le frontiere, diffidare da chi ha un colore e una cultura diversa è l’obiettivo a cui aspirano.
Sarà sempre più complesso, per chi professa la cultura dell’ignoranza, far tacere tutte le voci portatrici di idee diverse e progressiste. L’unica loro arma è infondere una contagiosa cultura di diffidenza verso il prossimo e il diverso.
Non lasciamoci convincere dal lato oscuro della violenza e della sopraffazione.