Su Twitter si sono sprecati fiumi di inchiostro, in verità con poche, semplici, mosse si può ottenere moltissimo in fatto di seguito e interazioni. Partiamo dai motivi che spingono gli utenti a seguirne altri, chi segue qualcuno ha delle aspettative e queste devono essere ben considerate per rendersi più attraenti per ampliare il seguito e le conversazioni.
I motivi che spingono qualcuno a seguirvi sono essenzialmente questi:
- Siete collega/amico/parente dell’utente
- Siete un personaggio famoso
- Siete una fonte di notizie
- Avete interessi simili
- Sperano che li ricambiate con un followback
Escludendo le prime due eventualità, non dipendenti da pratiche fatte direttamente sulla piattaforma, passiamo alle due in cui dovrete attivarvi per ottenere qualcosa.
Diventare una fonte di notizie è quasi fondamentale, secondo la regola dell’1% sulla piattaforma è pieno di lurker, ovvero utenti che la utilizzano esclusivamente per leggere notizie. Voi dovrete fornire notizie interessanti! Il massimo lo otterrete divulgando il post del vostro blog e di quelli inerenti al tema che trattate.
Le persone seguono anche chi ha interessi simili a voi, se siete un musicista, un grafico oppure un installatore di impianti industriali troverete sicuramente altri che condividono lo stesso interesse e saranno lieti di seguirvi. Qua entra in gioco la conversazione, se sarete generosi nel commentare e condividere post di altri utenti vedrete che sicuramente scatterà il follow di questi. Un esempio classico sono le conversazioni sugli hashtag dei programmi televisivi, commentandoli e conversando con altri utenti vedrete che molti poi vi seguiranno.
Sempre a proposito degli hashtag, sono questi la killer application della piattaforma, è attraverso essi che vi inserirete nei flussi delle conversazioni facendovi notare.
Chi spera di ottenere un followback seguendovi sono perlopiù aziende e utenti che ancora non hanno compreso bene i meccanismi, molto spesso una volta ottenuto vi defollowano, perché l’interesse non è verso di voi ma ampliare il loro numero di seguaci. Personalmente seguo tutti quelli che mi seguono, i motivi li ho espressi in un precedente post.
Una cosa che vedo molto poco considerata è la compilazione corretta della “mini bio“, questo piccolo ma fondamentale campo serve per far comprendere chi siamo e di cosa ci occupiamo, non compilarlo o scrivere cose assurde non consentirà il follow di chi è interessato a noi. Le parole contenute sono utilizzate nel motore di ricerca interno per segnalare utenti. Alcuni guru d’oltreoceano indicano il trucco di ricercare le parole chiavi più efficaci attraverso Google Keyword Planner, mi sembra una esagerazione, basta che al posto di “amo la vita, viva Toto Cutugno” inserirete qualcosa che parli di voi, del vostro lavoro e delle vostre aspirazioni. Ovviamente nella foto andrà messa la vostra faccia, cercando di non sembrare degli scappati di casa.
Ok siete pronti! A questo punto, visto che Twitter è un social asincrono, è tutto in mano vostra. Se su Facebook basterà chiedere l’amicizia per “costringere” l’utente a leggervi, in questo social dovrete conversare e distinguervi a suon di post che abbiano una certa attrattiva. Ricordate sempre che se parlate di un argomento di nicchia non potrete avrete il seguito di una pop star ma solo di quelli interessati all’argomento, questo è un bene perché saranno veramente interessati a voi e ai vostri contenuti.
Concludo dicendo che la generosità paga, captare la benevolenza degli altri condividendo per primi i loro contenuti e chiamandoli in causa nelle conversazioni creerà legami e infine nuove amicizie.