LinkedIn è uno strumento straordinario per cercare collaboratori e trovare lavoro, non solo, è straordinariamente utile anche per la cura del proprio personal branding e nel portare traffico verso il blog personale o aziendale. Sono molti che mi chiedono come utilizzarlo al meglio. Comprendo le difficoltà iniziali perché io stesso, per un certo periodo, ho brancolato nel buio di una piattaforma che appare inizialmente poco amichevole, specie per chi si aspetta un “Facebook per il lavoro”. Comincio proprio con il dire che LinkedIn non è Facebook, anche se i collegamenti sincroni possono essere equiparati alle amicizie non sono esattamente la stessa cosa. Su LinkedIn il nostro scopo sarà completamente diverso, i contenuti e le conversazioni saranno diversi, le richieste di collegamento andranno fatte per obiettivi di networking profilate sulla nostra professione o quella che vorremo fare in futuro: il profilo e la nostra presenza sarà curata in ottica di riconoscibilità e ricerca di opportunità lavorative.
Del profilo ne ho parlato in precedenza, ritorno a ribadire che NON È un curriculum online come sento spesso dire ma una vera e propria landing page per la generazione di lead rispetto alla nostra figura professionale. È più utile evidenziare i nostri progetti futuri rispetto alle cose fatte in passato (specialmente se non sono in tema con quello che vogliamo fare).
Al centro di tutta l’attività su LinkedIn c’è la connessione: è molto importante aggiungere nodi alla nostra rete, senza essi non potremo ottenere visibilità sulla piattaforma e i riscontri di cui abbiamo bisogno per apparire solidi e affidabili. È tramite essi che otterremo endorsement sulle nostre attitudini, raccomandazioni, nuovi contatti e i contenuti pubblicati diventeranno popolari grazie ai commenti e ai like. I contatti si creano facendo richieste profilate sulla professione in cui vogliamo posizionarci e, dopo qualche centinaia di connessioni, ne riceveremo di continuo senza bisogno di fare nulla.
Le connessioni sono fondamentali, oltre che per posizionarci in maniera migliore nel motore di ricerca interno ( https://www.linkedin.com/vsearch ), anche per crearci una base di utenti a cui abilitiamo un canale di comunicazione. Pochi sanno che è possibile scaricare l’intero indirizzario dei nostri contatti con un semplice clic e importarlo in una mailing list oppure nella nostra rubrica di posta elettronica ( https://www.linkedin.com/people/export-settings ).
Sento molti che hanno remore a connettere altri utenti: le richieste di collegamento sono l’elemento fondante della piattaforma e non sfruttare questa componente pregiudica la nostra efficacia. Quindi richieste mirate e accompagnate con un messaggio personalizzato. Niente spam e richieste gettate nel mucchio ma creare quotidianamente 3/4 richieste mirate e personalizzate. Si possono ricercare le persone da connettere qua: https://www.linkedin.com/contacts/
Questo blog ha l’8,62% di utenti provenienti da LinkedIn e nell’ultimo anno ho preso diversi clienti attraverso i contenuti postati sulla piattaforma, questo perché al contrario di altri social più popolari è dove i professionisti cercano altri professionisti. Poche visite mirate ma molto efficaci.
Chi volesse connettersi con me è il benvenuto: http://www.linkedin.com/in/skande
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