Gli ultimi dieci anni hanno dimostrato che non c’è nulla di definitivo. Non esistono prodotti, innovazioni o lavori definitivi. Non esiste un’area di comfort in cui crogiolarsi sui successi ottenuti e sui clienti ottenuti. Non esiste un momento in cui si può vivere di rendita e lasciare che l’effetto inerziale del nostro sforzo ci conduca nel porto di destinazione. Abbiamo scoperto che esiste un mondo frenetico in cui altri professionisti ci sfidano quotidianamente con le armi della creatività e della conoscenza, un mondo in cui o si è in gara o si è fuori dal mercato. In questo mondo digitale le informazioni, l’interpretazione creativa di esse e la capacità di trasmettere idee, determinano il successo di una persona, di un’azienda e di un gruppo.
“L’analfabeta del ventunesimo secolo non sarà colui che non è in grado di leggere e scrivere, ma colui che non è in grado di imparare, disimparare e imparare di nuovo”
racconta Alvin Toffler, saggista statunitense. Aggiunge che
“per sopravvivere, per evitare ciò che abbiamo chiamato shock del futuro, l’individuo deve diventare infinitamente più flessibile e capace che mai”.
Secondo Alvin, l’essere umano ha 50.000 anni di storia, 800 generazioni, 650 delle quali passate nelle caverne. Solo durante le ultime 70 è stato possibile comunicare efficacemente da una generazione all’altra, scrivendo. Solo durante le ultime 6, le masse sono state in grado di leggere libri stampati. Solo durante le ultime 4, è stato possibile misurare il tempo con precisione. Solo nell’ultima, siamo stati in grado di comunicare in tutto il mondo, attraverso mezzi che permettono a chiunque di trasmettere video, testi e foto e di fare amicizie e affari, partendo da un luogo che non esiste nel mondo reale.
Comunicare è un bisogno primario dell’uomo, così come mangiare e dormire. La veloce condivisione di idee ha favorito l’evoluzione dell’umanità e delle persone. In un mondo in cui la comunicazione produce, per chi è in grado di accedervi e di utilizzarla efficacemente, vantaggi sostanziali di benessere e di creazione di valore, impegnarsi in questa, contribuisce al successo personale e del proprio gruppo.
L’inclinazione naturale di una persona a far bene una certa attività, potrebbe, in questo momento storico, non essere il fattore determinante ai fini del raggiungimento dei propri obiettivi. La versatilità di fonte alle costanti modifiche dell’ambiente che ci circonda è diventato un requisito fondamentale che sta alla base della nostra capacità di azione. Oggi, abbiamo a che fare con due mondi, uno reale e uno digitale. Quest’ultimo è ancora agli esordi, ma, nei prossimi anni, svilupperà tecnologie che ci consentiranno di comunicare e informarci in maniera sempre più veloce.
Scegliere le giuste informazioni e adattarle al proprio lavoro, interpretandole creativamente, è l’impegno che deve sottoscrivere chi vuole correre più veloce della concorrenza.