Ryan Deiss, CEO e fondatore di Digital Marketer, ci avverte che l’attività di vendita è cambiata con l’avvento dei social network e afferma che “l’attività di branding è un capitale relazionale che depositeremo sul conto del nostro potenziale cliente”. Trovo questa metafora bellissima. Talmente bella che ho deciso, da oggi, di utilizzarla ai corsi di formazione e nelle consulenze. In pratica, spiega Ryan, “immaginate che il potenziale cliente sia il caveau di una banca in cui versare credibilità, riconoscibilità e valore, una sorta di ‘benevolenza’ nei confronti della marca o della persona”. Senza questa attività di branding i messaggi sponsorizzati, le ADV a pagamento e i banner pubblicitari, difficilmente, produrranno lead o vendite in chi li osserva.
Prima di realizzare a freddo questo tipo di attività promozionale, chiediti “quello che sto facendo è un versamento nel capitale relazionale del mio potenziale cliente, oppure si tratta di tentare un prelievo da un conto corrente vuoto?”.
Venerdì, Veronica Gentili, autrice del libro “Strategie e tattiche di Facebook marketing“, ha scritto un post su Facebook che sottoscrivo senza esitazioni:
“Dopo qualche annetto di studio sul campo, penso di poter condividere con voi questa personalissima tesi sulle Facebook Ads:
– A MENO CHE non rappresenti un brand iperconosciuto o un vero e proprio lovemark
– A MENO CHE non svenda pesantemente qualcosa
– A MENO CHE non ti rivolga a una Custom Audience (già avanti nel processo di conversione) o ad un pubblico che già ti conosce bene
– A MENO CHE non faccia parte di una particolare nicchia (ma proprio particolare)
– A MENO CHE il fattore C non sia insito nel tuo DNA NON sperare di vendere subito e direttamente.
Rischi di farti tanto male e buttare via un bel po’ di soldi. Piuttosto, trova una modalità efficace di lead generation”
Spendere soldi, senza avere un marchio e un volto facilmente riconoscibili, che abbiano saputo trasmettere valore e credibilità, significa sprecare il proprio denaro. Comprendere questo difficile concetto, cosa che hanno saputo fare solo in pochi eletti, vista la quantità di gente che si aspetta di vendere esclusivamente pagando l’esposizione del proprio prodotto, è fondamentale per generare vendite o lead. Questo stesso concetto è applicabile anche al Personal Branding. Esattamente come per la vendita dei prodotti e molto più complicato trovare lavoro basandosi su un profilo LinkedIn curato ma continuando a postare gatti, spaghetti alla carbonara e imprecando contro il governo su Facebook.
Le promozioni a pagamento sono una bellissima opportunità che va sfruttata, avendo cura di dissodare il terreno, seminare le piante, farle crescere e, infine, raccoglierne i frutti. A meno che tu non abbia degli iPhone 6S da vendere a 150 euro, in quel caso, con poche decine di euro di sponsorizzazione, otterrai vendite da capogiro.