Negli ultimi mesi ho lavorato con diverse StartUp. Con questo termine, StartUp, si identifica la fase iniziale per l’avvio di una nuova impresa, ovvero il periodo nel quale, partendo da un’idea, si sviluppa un prodotto o un servizio e il relativo modello di business cercando di renderlo redditizio.
In molte di queste nuove imprese, due sono gli errori più comuni che vedo. Il primo è la convinzione di aver avuto un’idea geniale che si venderà da sola. Il secondo é la mancanza di un business plan sostenibile. Questo modello di impresa, di solito, nasce dall’idea di un singolo, o anche di un ristretto gruppo di persone, che viene portata avanti con grande entusiasmo, ma senza curare gli aspetti tecnici, economici e burocratici che, spesso, costituiscono il vero tallone di Achille, specie nella fase embrionale.
La prima cosa che osservo nelle StartUp è l’incapacità di raccontare, attraverso una narrazione efficace, la propria iniziativa imprenditoriale. Questo è un elemento indispensabile per ottenere utilizzatori e soprattutto investitori che possano finanziare il progetto. Ogni team dovrebbe avere un componente del gruppo preposto esclusivamente a questa funzione, capace di pianificare campagne di marketing e di rendere efficace tutta la comunicazione, dal sito web alla promozione digitale dell’idea. Spesso, ciò che ingessa ed immobilizza la comunicazione è la paura di essere copiati. La promozione, ad oggi, passa attraverso Facebook, Twitter, LinkedIn e Google. Avere buone conoscenze di content marketing e di gestione delle relazioni sociali aumenta molto la visibilità sul progetto.
Secondo l’articolo “The Five Marketing Must-Haves of an Online Startup” scritto da Neil Patel pubblicato su Forbes, una componente essenziale per la riuscita comunicativa di una nuova impresa è curare il personal branding di alcune figure chiave dell’azienda:
“La necessità di costruire il vostro marchio personale non ha lo scopo di alimentare il vostro ego. Lo si costruisce in modo da poter avere più opportunità. Più grande è il vostro brand, più sarà facile rendere efficace la visibilità per la vostra azienda e ottenere opportunità che non si potevano avere prima” (…) “Il personal branding è il carburante delle start-up, e le start-up sono il carburante per i marchi personali. Si tratta di una simbiosi”
Sono molti gli esempi di aziende tecnologiche che hanno avuto successo grazie alla personalità di alcuni componenti chiave dell’azienda stessa e alla loro capacità di raccontare il proprio lavoro. Questo diventa utile anche in futuro. Qualora la StartUp dovesse arenarsi e ripartire con altre idee e prodotti, cambierebbe il marchio, ma l’autorevolezza creata dalle persone di riferimento, continuerebbe a costituire la spinta iniziale decisiva.
“Il miglior risultato si ottiene quando ogni componente del gruppo farà ciò che è meglio per sé, e per il gruppo”. Il matematico ed economista inglese John Nash descriveva così un team di successo. Se in un gruppo esiste un progetto forte e motivante che, oltre a rafforzare la squadra realizzi i sogni di ogni singolo componente del team, otterrà il massimo di energia creativa e di costruzione solidale dell’organizzazione. Non si può pensare di ottenere il livello massimo di impegno e creatività senza un forte coinvolgimento emotivo ed economico nel progetto.
Un’ottima opportunità per ottenere visibilità e occasioni per le StartUp italiane sarà il secondo appuntamento di Appathon 2015.
Il 7 e 8 novembre, UniCredit aprirà le porte delle sue sedi principali in Italia, Germania e Austria a 75 team di sviluppatori, designer e specialisti di marketing. Saranno 300 partecipanti chiamati a presentare 75 progetti di banking innovation. Oltre 50.000 euro il montepremi in palio.
All’hackday #Appathon2015 è possibile partecipare proponendo la propria candidatura, attraverso il sito www.appathon.eu. Possono partecipare developer, user experience, web designer ed esperti di marketing digitale. Un’ottima occasione per incontrare altri professionisti con i quali confrontarsi per creare sinergie. I team che parteciperanno potranno entrare in contatto anche con UniCredit Start Lab, il programma della banca che sostiene le StartUp italiane.